Ictus 3R

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all’Ictus Cerebrale (A.L.I.Ce.)

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Se noti anche uno solo di questi sintomi, anche se durano pochi minuti, non perdere tempo
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La bocca è storta

Chiedere di sorridere, la bocca tira da un lato, è asimmetrica.

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Braccio debole

Chiedere di alzare entrambe le braccia davanti a sé, un braccio cade giù.

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Difficoltà a parlare

La persona non riesce a parlare e/o non capisce, appare confusa. Chiedere di ripetere una semplice frase ("Il cielo è blu").
Riesce a farlo bene? Parla farfugliando?

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Difficoltà nella vista

La persona vede annebbiato, non vede metà degli oggetti, oppure vede doppio.

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Forte mal di testa

Cefalea improvvisa e violenta, mai provata prima.

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Comunica all'operatore: Nome, Cognome e indirizzo, i sintomi ed il sospetto ictus, l'ora di inizio dei sintomi

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Perché chiamare il 118?

  • Perché esistono terapie efficaci che devono essere somministrate il prima possibile dall'inizio dei sintomi. Possono salvare la vita e ridurre la disabilità.

  • CHIAMARE IL 118 è il sistema più veloce per un rapido accesso alla terapia perché avverte l’ospedale prima dell’arrivo. In questo modo l’ospedale attiva e predispone il “percorso ictus”. Il paziente acquisisce la precedenza sugli altri casi, e le procedure si svolgono in modo preordinato e veloce.

Questi processi si attiveranno solo se chiami il 118

Annota l’ora di esordio dei sintomi
e CHIAMA IL 118. È importante!

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Quando arrivi in ospedale

  • Ti verrà chiesto l'orario in cui i sintomi sono iniziati.

  • Ti verrà chiesto se ci sono altre malattie ed i farmaci presi abitualmente.

  • La visita iniziale ed i primi esami servono ad escludere altre patologie con sintomi simili all'ictus.

  • La TAC cranio serve per capire se l'ictus è ischemico o emorragico e iniziare la terapia.

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FATTORI DI RISCHIO

Tenere sotto controllo i fattori di rischio è molto importante l’80% degli ictus è evitabile!

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Fattori modificabili

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Ipertensione

L’ipertensione (avere la pressione arteriosa troppo alta) è il più importante fattore di rischio, soprattutto per l’ictus emorragico, ed è il più diffuso. Ma è il più facile da individuare e curare. Sfortunatamente molte persone non sanno di avere la pressione alta.

Una persona è ipertesa, o ha la pressione alta, quando:

  • La pressione arteriosa minima (pressione diastolica) supera "costantemente" il valore di 90 mmHg
  • La pressione massima (pressione sistolica) supera "costantemente" il valore di 140 mmHg
  • Anche se uno solo dei due valori è fuori norma

L’ipertensione non risparmia nemmeno i giovani ed i giovanissimi. Il dilagare di questa patologia tra bambini e ragazzi nei paesi industrializzati fa temere, per il futuro, una vera e propria epidemia di adulti ipertesi. Tra i possibili fattori alla base della patologia i più importanti sono la familiarità (influenza genetica), le abitudini alimentari, il sovrappeso, la sedentarietà ed eventuali squilibri ormonali.

La diagnosi e il trattamento dell’ipertensione sono spesso trascurati!
In Italia il 50% degli ipertesi non sa di esserlo, solo il 30% è trattato adeguatamente con normalizzazione della pressione e conseguente riduzione del rischio di futuri ictus e infarti.

Il controllo periodico dei valori pressori è importante! Ed è semplice. Basta infatti recarsi nelle farmacie che offrono questo servizio o dal proprio medico. Esistono in commercio anche strumenti per l’automisurazione della pressione.

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Diabete

Circa 3 milioni di italiani soffrono di diabete. Le persone con diabete hanno un rischio di ictus 4 volte più alto. Questo accade principalmente perché il diabete si accompagna o provoca delle altre malattie che favoriscono l’ictus, 2 diabetici su 3 soffrono anche di ipertensione. Anche la fibrillazione atriale e il colesterolo elevato sono molto più comuni tra i diabetici

Cosa è il diabete? E’ una malattia cronica dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina. L’insulina è l’ormone, prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel sangue (= iperglicemia).

In caso di ictus, se la glicemia è troppo alta il danno al cervello sarà più grave.

Come si riconosce il diabete? E’ necessario controllare regolarmente il livello di glucosio (glicemia) con un semplice esame del sangue. Valori al di sopra di 126 mg/100ml indicano la presenza della malattia.

Come si cura il diabete? Spesso basta perdere il peso in eccesso e seguire una dieta adeguata per normalizzare la glicemia. Se non basta si assumono giornalmente farmaci (per bocca o per iniezioni sottocutanee, insulina) che sono di sicura efficacia. Questo riduce subito il rischio di ictus.

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Fibrillazione atriale

Circa 600.000 italiani soffrono di fibrillazione atriale ed hanno quindi un rischio di ictus 5 volte maggiore . 3 ictus su 4 causati dalla fibrillazione atriale potrebbero essere evitati. Purtroppo, molte persone non sanno di avere questa patologia.

Cosa è la fibrillazione atriale e come è collegata all’ictus? La fibrillazione atriale è un’aritmia cardiaca in cui gli atri (due delle quattro cavità del cuore) hanno un'attività irregolare, caotica e troppo rapida. In questo modo gli atri non riescono a pompare efficacemente il sangue, che quindi ristagna. Inoltre il battito cardiaco diviene completamente irregolare.

Quando il sangue ristagna si formano facilmente coaguli, che vengono portati dal circolo sanguigno (emboli) fino alle più strette arterie cerebrali dove si "incastrano" bloccando il flusso di sangue e provocando quindi un ICTUS.

La buona notizia è che si può curare:
si può cercare di normalizzare il battito cardiaco, ma se non ci si riesce si può comunque contrastare la formazione di coaguli e quindi di possibili ICTUS con farmaci specifici ed altamente efficaci (anticoagulanti).
Come si riconosce la fibrillazione atriale?
Spesso non ci sono sintomi, talvolta i pazienti lamentano senso di palpitazione al cuore, debolezza diffusa e lievi vertigini. Per la diagnosi basta un semplice elettrocardiogramma. Se hai più di 50 anni fai controlli annuali dal tuo medico.

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Colesterolo (in eccesso)

Cosa è il colesterolo? E’una sostanza lipidica prodotta e utilizzata dal nostro organismo. La si trova in tutte le cellule, è essenziale per la sintesi di molti ormoni, la vitamina D e tutte le membrane cellulari.

Il colesterolo viene trasportato nel sangue (alle cellule e dalle cellule) legato a particolari proteine, le lipoproteine LDL (low-density-lipoprotein) e HDL (high-density-lipoprotein).

Qual è il rapporto tra colesterolo e ictus? Le LDL trasportano il colesterolo nelle cellule, dove viene utilizzato e, quello in eccesso, accumulato. Se il colesterolo è in eccesso, viene accumulato anche nelle cellule delle pareti delle arterie. Si forma così un rigonfiamento delle pareti interne delle arterie, ovvero una "placca aterosclerotica" che continuerà ad aumentare di volume fino a restringere/occludere il lume dell’arteria, ed infine a determinare infarto e ictus. Il colesterolo LDL è infatti chiamato colesterolo "cattivo".

Le lipoproteine HDL trasportano invece il colesterolo dalle cellule al fegato, dove viene smaltito. Aiutano a “pulire” le pareti delle arterie dal colesterolo qui depositato. Alti livelli di HDL sembrano ridurre il rischio di infarto e di ictus. Il colesterolo HDL è infatti chiamato colesterolo "buono".

Come si riconosce la presenza di colesterolo in eccesso? E’ una condizione di per sé silente, non dà alcun sintomo ma è molto frequente (circa il 40% degli italiani).

Con un semplice esame del sangue è possibile quantificare i livelli di colesterolo-LDL, colesterolo-HDL, e di colesterolo totale. Se il colesterolo totale è oltre i 200mg/dL e il colesterolo-HDL è inferiore a 40mg/dL, il rischio di ictus è aumentato.

I livelli di colesterolo nel sangue vanno controllati ogni 5 anni se hai dai 20 ai 45 anni di età, una volta l’anno dopo i 45 anni di età.

Come si cura il colesterolo in eccesso?

  • Con una alimentazione appropriata, il colesterolo si trova in grande quantità in alcuni alimenti: uova, latte e latticini, carni rosse
  • Con uno stile di vita sano e non sedentario
  • Con farmaci da assumere quotidianamente (statine)

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Fumo

E’ dimostrato che il fumo di sigaretta raddoppia il rischio di ictus.

La nicotina ed il monossido di carbonio presente nel fumo delle sigarette danneggiano il sistema vascolare in molti modi. Il fumo diminuisce il livello di ossigeno nel sangue, favorisce la formazione di coaguli (trombosi), favorisce l’aterosclerosi.

L’uso dei contraccettivi orali insieme al fumo di sigarette aumenta enormemente il rischio di ictus.

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Aterosclerosi

Cosa è l’aterosclerosi? E’ la progressiva formazione e ingrossamento di "placche aterosclerotiche", costituite principalmente da colesterolo, detriti cellulari e coaguli, nelle pareti delle arterie.

Conduce ad un progressivo restringimento del lume arterioso fino alla completa occlusione, determinando così un ictus o un infarto.

Le cause principali dell’aterosclerosi sono il fumo di sigaretta, il diabete, il colesterolo in eccesso, l’ipertensione.

E’ una malattia silente, non dà sintomi. Per questo è importante fare i controlli indicati dal tuo medico se hai uno o più delle possibili cause:

  • Fumo di sigaretta
  • Diabete
  • Colesterolo in eccesso
  • ipertensione

La presenza di aterosclerosi viene comunemente confermata mediante esame Doppler delle principali arterie.

Come si cura l’aterosclerosi? Curando le cause che l’hanno determinata.

Ricorda: Se sei affetto da aterosclerosi è molto importante che tu conosca bene i sintomi dell’ictus e tu sappia come reagire in caso di ictus

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Fattori non modificabili

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Età

In Italia, 1 persona su 6 avrà un ictus nell’arco della sua vita.
La possibilità di avere un ictus raddoppia per ogni decade di vita dopo 55 anni, sebbene l'ictus sia comune tra le persone più anziane, molte persone sotto i 65 anni possono essere colpite, ed anche persone ancora più giovani.

L'ictus non risparmia neanche i giovani e giovanissimi

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Etnia

Le popolazioni di origine africana hanno un maggior rischio di avere un ictus rispetto alla popolazione caucasica. Questo è dovuto al fatto che essi soffrono più frequentemente di ipertensione arteriosa, diabete, obesità.

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Sesso

L’ictus uccide più le donne degli uomini. Nelle donne, l’ictus uccide il doppio del tumore al seno. Perché?

  • Le donne vivono più a lungo: 1 donna su 5 avrà un ictus nel corso della sua vita
  • L’uso delle pillole contraccettive, specie se associato al fumo e la gravidanza contribuiscono ad elevare il rischio di ictus per molto tempo

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Ereditarietà

la probabilità di avere un ictus aumenta se un genitore, un nonno, una sorella od un fratello hanno avuto un ictus.

Cos'è l'ictus

Cos'è l'ictus

E’ il danno cerebrale dovuto a un’interruzione improvvisa dell’afflusso di sangue al cervello le cellule nervose iniziano a morire nel giro di pochi minuti
EMERGENZA

Per saperne di più

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Cos'è l'ictus

Un ictus distrugge circa 2 milioni di cellule cerebrali al minuto. Quanto prima si riesce a trattare un ictus quanto minore l’estensione del danno. ICTUS = EMERGENZA, il tempo è cervello
L’elemento chiave è RICONOSCERE un ICTUS e CHIAMARE SUBITO IL 118.

ICTUS, dal latino icere=colpire è sinonimo di COLPO (in inglese STROKE), perché compare all’IMPROVVISO.

Il cervello per poter funzionare necessita di un apporto continuo e costante di sangue che trasporta ossigeno e nutrienti. Ogni arteria alimenta un’area specifica del cervello. I vasi sanguigni che trasportano il sangue dal cuore a tutti i distretti del corpo e quindi anche al cervello, sono le arterie. Si ha un ictus quando una di queste arterie si ostruisce (ictus ischemico) o si rompe (ictus emorragico).In questo modo la specifica area del cervello nutrita da quella arteria non riceve più il sangue necessario→ le cellule nervose iniziano a morire nel giro di pochi minuti = EMERGENZA

Le funzioni controllate da quella zona del cervello vengono meno = SINTOMI

Perchè si deve agire rapidamente?
Un ictus distrugge circa 2 milioni di cellule cerebrali al minuto. Quanto prima si riesce a trattare un ictus quanto minore l’estensione del danno.
ICTUS = EMERGENZA, Il tempo è cervello
L’elemento chiave è RICONOSCERE un ICTUS e CHIAMARE SUBITO IL 118.

Cos'è l'ictus

Ictus ischemico

Circa l’85% degli ictus sono ICTUS ISCHEMICI.

Un’arteria del cervello si ostruisce impedendo al sangue di raggiungere l’area cerebrale di pertinenza di quell’arteria. Mancando di ossigeno e nutrienti le cellule di quell’area iniziano a morire nel giro di pochissimi minuti.

L’ostruzione è sempre un coagulo di sangue (trombo) che può essersi formato direttamente nell’arteria cerebrale già danneggiata da aterosclerosi o nel cuore (a causa di fibrillazione atriale), immettersi nel flusso sanguigno (embolo) e arrivare a ostruire un’arteria cerebrale di calibro leggermente inferiore alle dimensioni dell’embolo stesso.

Cos'è l'ictus

Ictus emorragico

Solo il 15% degli ictus sono ictus emorragici, ma sono i più gravi.

L’ictus emorragico è il risultato della rottura di un’arteria cerebrale. Il sangue fuoriesce e si accumula rapidamente, comprime e danneggia le cellule cerebrali circostanti.

L’ictus emorragico è dovuto principalmente all’ipertensione (trascurata, non ben trattata) e/o alla rottura di un aneurisma.

Aneurismi: nella parete delle arterie, fin dalla nascita, ci possono essere piccole zone di assottigliamento e indebolimento. In questi punti la parete arteriosa cede e progressivamente si formano dei rigonfiamenti delimitati da pareti sottili che quindi possono rompersi.

Ci sono due tipi di ictus emorragico:
Emorragia cerebrale: si rompe un’arteria all’interno del cervello. La causa principale è l’ipertensione. E’ l’ictus più grave.
Emorragia subaracnoidea: si rompe un’arteria sulla superficie esterna del cervello, e l’emorragia è prevalentemente nelle meningi (membrane che avvolgono il cervello). La causa principale è la rottura di un aneurisma.

Cos'è l'ictus

TIA = Attacco ischemico transitorio

Alcune persone possono presentare i tipici sintomi dell’ictus solo per pochi minuti (talvolta anche ore). Questo accade quando l’ostruzione dell’arteria è solo temporanea, cioè l’arteria si riapre da sola, almeno in parte, e il sangue può riprendere a fluire.

I TIA sono dei "campanelli d' allarme" e devono essere presi molto seriamente. Il rischio di avere un ictus entro breve è altissimo, ma nello stesso tempo si offre la possibilità di prevenirlo.

Raggiungendo l’ospedale in tempi brevi, il paziente potrà essere valutato dai medici, ed iniziare un trattamento adeguato, medico o chirurgico che può prevenire il vero ictus.

L’ ICTUS ED IL TIA SONO EMERGENZE MEDICHE
Se hai un sintomo di ictus chiama immediatamente il 118 e vai in ospedale.
Anche se il sintomo passa da solo in pochi minuti, anche prima che arrivi il 118, si deve comunque andare subito in ospedale.

Come si cura l'ictus

Curare l'ictus

L’ictus è un’emergenza medica. Ogni minuto conta durante un ictus. La terapia dipende dal tipo di ictus

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Come si cura l'ictus

Curare l'ictus ischemico

Nell’ictus ischemico l’arteria è ostruita da un coagulo.

Esiste un farmaco il tPA che può sciogliere il coagulo, ma deve essere somministrato il più rapidamente possibile, al massimo entro 3 ore dall’esordio dei sintomi. Prima si somministra maggiori le probabilità di successo. Nei primi 90 minuti l’efficacia delle cure è doppia rispetto ai 90 minuti successivi. Questo trattamento si chiama trombolisi sistemica

Esiste anche la possibilità di rimuovere direttamente il coagulo disostruendo l’arteria con sonde che arrivano fino al trombo. Questo tipo di trattamento viene effettuato quando il tPA non si può fare o non è risultato efficace, ma sempre con tempi molto stretti, non più tardi delle 5 ore dall’esordio dei sintomi. Questi trattamenti prendono il nome di trombolisi locoregionale

I tempi dunque sono molto stretti. L’elemento chiave è RICONOSCERE un ICTUS e CHIAMARE IL 118, il sistema più RAPIDO per arrivare in tempo.

Come si cura l'ictus

Curare l'ictus emorragico

Nell’ictus emorragico un’arteria cerebrale si rompe e il sangue fuoriesce, si accumula rapidamente, comprime e danneggia le cellule cerebrali circostanti.

In base alla sede e all’estensione dell’emorragia, il trattamento comprende interventi immediati sia di tipo medico che chirurgico. I trattamenti mirano a limitare il danno, bloccare il sanguinamento e prevenire ulteriori emorragie.

I tempi dunque sono molto stretti. L’elemento chiave è RICONOSCERE un ICTUS e CHIAMARE IL 118, il sistema più RAPIDO per arrivare in tempo.

Cosa fare dopo l'ictus

Cosa fare dopo

Una volta ricevute le prime cure si deve iniziare il recupero, prevenire le complicanze e le recidive

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Cosa fare dopo l'ictus

Parlare con i medici

Durante il ricovero in ospedale, o nella struttura di riabilitazione, chiedete informazioni ai medici e ai terapisti della riabilitazione. Ecco alcune domande importanti:

  • Che tipo di ictus ho avuto?
  • Qual è stata la causa dell'ictus?
  • Quale parte del cervello ha colpito l'ictus?
  • Quanto tempo passerà prima che possa recuperare alcune delle funzioni perse?
  • Quanto miglioramento posso aspettarmi?
  • Cosa si può fare per evitare che succeda nuovamente?

Una maggiore consapevolezza sul vostro stato (o su quello del vostro familiare), un rapporto migliore con il personale medico, vi aiuterà ad affrontare meglio il "problema ictus".

Cosa fare dopo l'ictus

Conseguenze dell’ictus

Quali sono le conseguenze dell'ictus?
2 su 10 muoiono entro un mese
I sopravvissuti possono rimanere disabili tutta la vita :

  • Il 65% dei pazienti ha una perdita parziale o completa dei movimenti e della forza di un braccio e/o di una gamba. La perdita parziale si chiama EMIPARESI, quella completa EMIPLEGIA
  • Il 30% dei pazienti ha problemi di comunicazione per difficoltà a parlare e/o comprendere (AFASIA)
  • Il 30% dei pazienti ha difficoltà a inghiottire (DISFAGIA)
  • Il 10% dei pazienti ha difficoltà nella vista
  • Il 10% ha difficoltà di equilibrio o di coordinazione dei movimenti (ATASSIA)
  • Fino al 70% dei pazienti soffre di depressione
  • Il 20% dei pazienti soffre di dolore alla spalla dal lato colpito

Senza adeguata prevenzione, il 20% dei pazienti sviluppa una broncopolmonite e il 10-20% sviluppa piaghe da decubito e il 10% ha un altro ictus entro 12 mesi.

Le conseguenze sono assai migliori se si arriva in tempo per poter curare l’ictus!

L’elemento chiave è RICONOSCERE un ICTUS e CHIAMARE IL 118, il sistema più RAPIDO per arrivare in tempo.

Cosa fare dopo l'ictus

Il recupero

Alcuni pazienti lasciano l’ospedale perfettamente guariti, come prima dell’ictus. Per altri invece è necessario un lungo processo di riabilitazione per recuperare le funzioni perdute a causa dell’ictus, almeno in parte.

La riabilitazione dovrà essere specifica per la persona, il tipo e la gravità dei danni neurologici residui. Durante il ricovero ospedaliero un team di specialisti (neurologo, fisiatra, fisioterapista, logopedista) stilerà un protocollo di riabilitazione che se correttamente seguito potrà:

  • Migliorare la funzione motoria e il linguaggio
  • Diminuire la possibilità di complicanze (disturbi dell’alimentazione, depressione, dolori articolari, etc…)
  • Favorire il ritorno a casa e al lavoro

Molte persone che hanno avuto un ictus presentano una buona ripresa nell’arco dei primi 6-12 mesi ma il recupero può proseguire anche per tutta la vita.

Per il successo della riabilitazione è molto importante la collaborazione del paziente e dei suoi familiari

Cosa fare dopo l'ictus

Prevenire un nuovo ictus

Purtroppo, un nuovo ictus è un’evenienza frequente: circa il 30% potrà averne un altro nell’arco di poco tempo (fino a 5 anni). L’ictus, in questo caso comporta quasi sempre gravissime conseguenze (morte o disabilità grave). La buona notizia è che si può fare molto per prevenire un nuovo ictus.

Esistono una serie di provvedimenti che si applicano indiscriminatamente a tutti i soggetti con ictus, altri provvedimenti, invece, sono specifici in rapporto al tipo di ictus (ischemico/emorragico) e alla causa che lo ha determinato.

Provvedimenti generali:

  • Cura ottimale dell’ipertensione arteriosa (valori inferiori a 140/85 mm/Hg)
  • Astensione dal fumo e dall’assunzione eccessiva di alcolici
  • Controllo dell’obesità e dei disturbi del metabolismo glucidico (terapia ottimale del diabete mellito)
  • Svolgimento di regolare attività fisica
  • Controllo dei fattori di rischio

Provvedimenti specifici in caso di ictus ischemico:
La maggior parte degli ictus ischemici è causata da coaguli formatisi in prossimità di una placca aterosclerotica o nel cuore per la presenza di fibrillazione atriale:
Nel primo caso occorre intervenire con farmaci che impediscano la formazione di coaguli (antiaggreganti piastrinici), e con trattamenti che riducano il livello di colesterolo (dieta, esercizio fisico, statine). Se l’ictus è stato causato da una grave aterosclerosi che ha prodotto un restringimento/occlusione di una grossa arteria (di solito una delle arterie carotidi) potrà essere indicata una disostruzione chirurgica.
Nel caso l’ictus ischemico sia dovuto a fibrillazione atriale, occorre intervenire con farmaci che inibiscano ancora più fortemente la formazione di coaguli (anticoagulanti orali).

Provvedimenti specifici in caso di ictus emorragico:
L’ictus emorragico è dovuto, nella maggior parte dei casi, ad ipertensione arteriosa. Particolare attenzione dovrà essere volta al controllo accurato dell’ipertensione arteriosa mediante riduzione dell’apporto di sale nella dieta, ma soprattutto mediante l’uso di farmaci secondo le prescrizioni del medico al momento della dimissione dall’ospedale e secondo poi l’evoluzione nel tempo dei valori pressori, che comunque devono essere mantenuti al di sotto di 130/75 mm/Hg. E’ necessario controllare frequentemente la pressione per assicurarsi che la terapia prescritta sia davvero efficace, altrimenti deve essere "aggiustata". La misurazione può essere effettuata facilmente a casa, da soli o con l’aiuto di un familiare grazie alle apparecchiature elettroniche oggi disponibili. Dovranno essere evitati i farmaci che facilitano le emorragie (anticoagulanti, antiaggreganti).

Segui scrupolosamente le indicazioni del tuo medico curante e potrai prevenire un nuovo ictus.

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Per avere informazioni e sostegno dopo l’ictus. Per i malati e i loro familiari

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Attività A.L.I.Ce Onlus Firenze

Centro di Ascolto Ictus:
Valutazioni ed azioni di supporto svolte da professionisti.
Sostegno psicologico ed orientamento per i familiari dei pazienti colpiti da ictus.
Supporto ed orientamento per problemi neurologici, psicologici, riabilitativi, logopedici e consulenza socio-assistenziale per le persone colpite da ictus

Promozione
Promozione della conoscenza dell’ictus fra gli operatori professionali, presso i politici e gli amministratori, fra i soggetti a rischio.

Addestramento
Corsi di addestramento per i volontari delle ambulanze.

Formazione
Corsi di formazione/addestramento rivolti ai pazienti ed ai loro familiari

Informazione
Attività informativa ed educativa nelle scuole

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Cos'è A.L.I.Ce Onlus?

Cosa è A.L.I.Ce. Italia Onlus

A.L.I.C.E è l’acronimo di Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale

E’ una Federazione di Associazioni Regionali a cui aderiscono 19 regioni italiane.

E’ un’associazione di volontariato libera e non lucrativa, l’unica in Italia, formata da persone colpite da ictus, familiari, medici, terapisti della riabilitazione, personale addetto all’assistenza, e volontari.

L’attività dell’associazione è basata sul volontariato e i finanziamenti derivano prevalentemente dai contributi dei soci e degli enti pubblici.

Lo scopo comune a tutte le Associazioni Regionali è di migliorare la qualità della vita delle persone colpite da ICTUS cerebrale, dei loro familiari e delle persone a rischio.

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Sei in terapia per l'ipertensione?
Hai il diabete?
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rispondi sì se hai almeno una delle seguenti diagnosi:

  • angina pectoris
  • infarto miocardico
  • scompenso cardiaco
  • insufficienza coronarica
  • claudicatio intermittente

Hai una malattia cardiovascolare ?
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Rispondi sì se ti è stata diagnosticata: è una delle più frequenti aritmie cardiache.

Hai la fibrillazione atriale?
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Rispondi sì se ti è stata diagnosticata con un ECG (è un aumento della massa muscolare del ventricolo sinistro, una parte del cuore).

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Informazioni

Ictus 3R

Come nasce :
Questa Web App nasce nell' ambito del progetto scientifico "Ictus: Comunicazione & Innovazione" il cui scopo è combattere l’ictus cerebrale attraverso l’informazione. Riconoscere un ictus, Reagire in modo corretto ed efficace, Ridurre il rischio

A cosa serve :
L’ictus è un’emergenza: ogni minuto è prezioso. Imparando a riconoscere i sintomi su se stessi o su chi ci è vicino, e a reagire tempestivamente, è possibile curarlo. E’ possibile inoltre calcolare il proprio rischio di ictus e ridurlo

A chi è rivolto :
A tutti. Giovani e meno giovani. Alle persone che vogliono difendersi dall'ictus, a chi lo ha avuto e ai suoi familiari

Realizzazione :
Testi: Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Neuroscienze, Firenze; Università di Firenze, Dipartimento NEUROFARBA, Sezione di Neuroscienze.
Finanziamento: A.L.I.Ce. Toscana (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) Sezione di Firenze Onlus, nell’ambito del Progetto dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze "ICTUS: Comunicazione & Innovazione", in collaborazione con la Federazione Nazionale A.L.I.Ce. ITALIA Onlus con i giornalisti della Redazione di "FUORI TG" del TG3 (vincitori della prima edizione del Premio Giornalistico A.L.I.Ce. Italia Onlus).

Ringraziamento :
Per la linea grafica: Assessorato alla Salute della Regione Toscana. Campagna informativa regionale 2014.

Contenuti :
come Riconoscere un ictus
come Reagire in caso di ictus
funzione phone dialer per chiamare direttamente il 118
cosa è un ictus
calcola il tuo rischio
come Ridurre il tuo rischio
cosa fare dopo un ictus

Sviluppatori :
La Web App "Ictus 3R" é stata sviluppata da:
MM Developer
Via delle Melocche 12, 51039
Quarrata - Pistoia (PT)
sito web : www.mmdeveloper.it

Se hai problemi con l'utilizzo di questa web app o se vuoi segnalare un bug, scrivi : support@mmdeveloper.it, specificando il dispositivo che stai utilizzando e il problema che riscontri

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